La salute mentale in Italia nell’era del bonus psicologo

A pochi giorni dall’apertura delle domande per il bonus psicologo sul sito INPS, sono già più di 175mila le richieste arrivate. Un boom – si legge sul Fatto Quotidiano – che si tradurrà nell’impossibilità a soddisfare tutti i richiedenti, viste le risorse attualmente disponibili. I fondi, infatti, ammontano a dieci milioni di euro (raddoppiati rispetto ai cinque milioni dell’anno scorso). Se il beneficio dovesse andare solo ai richiedenti con l’Isee più basso, proprio come accaduto l’anno scorso a fronte della grande quantità di domande, quest’anno si esauriranno con i primi 6.666 che hanno fatto domanda, il 3,81% dei richiedenti. In proporzione, meno di 1 su 25.

Il tema della salute mentale ci riguarda tutti da vicino. E la dimostrazione evidente di ciò è proprio la richiesta, sempre più esigente in termini numerici, di usufruire di questa opportunità stanziata dal Governo. Ma le risorse appaiono ancora inadeguate e il problema risiede anche nella carenza del personale nelle strutture sanitarie come afferma anche la nostra psicologa, Raffaella Annunziata: “Se ci fosse un numero sufficiente di psicologi nel servizio pubblico non ci sarebbe nemmeno bisogno di stanziare fondi appositi per appoggiarsi ai privati”.

Tornando al bonus, per stilare la graduatoria si tiene conto del valore Isee e a parità di Isee dell’ordine cronologico delle domande. Il completamento della definizione delle graduatorie è comunicato con un messaggio pubblicato dall’Inps. Il beneficiario ha 270 giorni di tempo dalla data di pubblicazione di questo messaggio per usufruire del bonus e delle sessioni di psicoterapia, utilizzando il codice univoco attribuito. Decorso questo termine il codice univoco è automaticamente annullato e le risorse non utilizzate saranno riassegnate nel rispetto dell’ordine della graduatoria regionale o provinciale, individuando nuovi beneficiari. Il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia è di 50 euro a seduta e potrà arrivare fino a un massimo di 1.500 euro l’anno. Il bonus è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti che al momento della presentazione della domanda rispettano due requisiti: la residenza in Italia e un valore dell’Isee, in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50mila euro. L’importo riconosciuto varia a seconda dell’Isee stesso: fino a 1.500 se l’Isee è sotto i 15.000 euro, 1000 se l’Isee è tra 15.000 e 30.000 euro, 500 euro tra 30 e 50mila euro di Isee.

Fino al 31 maggio è possibile fare richiesta del bonus psicologo sul portale dell'Inps.

Come Associazione Premio Fausto Rossano, ci schieriamo dalla parte delle persone e dei gruppi in difficoltà, che vedono in questa iniziativa una risposta parziale ad un diffuso bisogno di attenzione e riconoscimento alle problematiche relative alla salute mentale e al disagio psichico.

Nel contesto sociale e culturale post-pandemico, infatti, appare evidente che le contemporanee forme attraverso cui si esprime la sofferenza in bambini, adolescenti e adulti stia assumendo proporzioni preoccupanti. Dalla violenza di genere ai DCA, dal cyberbullismo alle dipendenze da sostanze e da comportamenti online, le manifestazioni del malessere sono diffuse e sempre più evidenti. La presa in carico proposta dal contributo economico del bonus psicologo rappresenta, in tal senso, solo il primo passo di un auspicabile riforma che investa le categorie professionali di psicologi, educatori e psichiatri, necessariamente coinvolti non solo in campo privato e terapeutico, ma anche in ambito sanitario, educativo e istituzionale. Una rivoluzione culturale che si soffermi sulla centralità del benessere bio-psico-sociale nel ciclo di vita è una meta ideale ancora lontana, ma che speriamo possa essere avvicinata attraverso progressive operazioni di presa di consapevolezza individuali e collettive.